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CLIMA, AMBIENTE & UNIONE EUROPEA

A partire dal 2008, l’Unione Europea ha avviato un importante programma di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Con l’adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia, l’obiettivo comunitario è quello di ridurre di almeno il 20% le emissioni di anidride carbonica entro il 2020 rispetto al 1990.

Per raggiungere tale obiettivo, la Commissione Europea - Direzione Generale Energia ha lanciato l’iniziativa denominata “Patto dei Sindaci” (“Covenant of Mayors”), con la quale intende coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale.

Sulla scia del successo del Patto dei Sindaci (Convenant of Mayor), nel 2014, è nata l’iniziativa Mayors Adapt: se il Patto dei Sindaci si concentra sulla mitigazione del clima attraverso strategie energetiche sostenibili, il Mayors Adapt ha invece introdotto un processo parallelo per le città che intendono affrontare la questione dell’adattamento ai cambiamenti climatici, rendendo città e infrastrutture resilienti.

 

A meno di 5 anni dall’anno fissato per il raggiungimento degli obiettivi del Patto dei Sindaci (2020) nasce il nuovo Patto dei Sindaci che integra mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici con un nuovo orizzonte temporale fissato per il 2030 e con dimensione non più europea, ma internazionale.

 

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IL PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA

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Il Patto dei Sindaci è un movimento volontario al quale possono partecipare tutti i comuni europei, dalle grandi città metropolitane ai comuni più piccoli, i quali, attraverso l’adesione, si impegnano ad adottare, entro il 2030, misure volte a ridurre del 40% le emissioni di gas a effetto serra e a includere nel loro Piano d’Azione sia la mitigazione dei gas a effetto serra che l’adattamento ai cambiamenti climatici

I comuni firmatari si impegnano a presentare il loro Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) che definisce misure concrete per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio di almeno il 40% entro il 2030 (attraverso una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabili) e di accrescere la resilienza agli effetti del cambiamento climatico. Il documento deve essere presentato entro due anni dall’adesione.

Gli anni successivi sono dedicati alla realizzazione delle azioni e al monitoraggio dei risultati (è previsto un report di monitoraggio ogni 2 anni).

QUANTO E’ IMPORTANTE L’IMPEGNO DEL SINGOLO COMUNE, ANCHE MOLTO PICCOLO, AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ENERGETICO-AMBIENTALI COMUNITARI?

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L’80% del consumo energetico ed emissioni di CO2 è associato ad attività antropiche urbane, ovvero alle città. Il primo e maggiore sforzo nelle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici globali non può quindi che provenire proprio dalla singola realtà locale, attraverso una serie di piccole, ma mirate, iniziative di riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti.

UN PATTO DI SUCCESSO

A febbraio 2020 risultano firmatari del Patto dei Sindaci più di 9.900 comuni, di questi più di 6.000 si sono già dotati di un PAESC (visualizzabile sul portale), per un coinvolgimento complessivo di oltre 317 milioni di abitanti.

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ANCHE I COMUNI DELL’UNIONE BORGHI E VALLI D’OLTREPO’ TRA I VIRTUOSI ENTI FIRMATARI DEL PATTO DEI SINDACI

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Anche i Comuni dell’Unione Borghi e Valli d’Oltrepo’ hanno deciso di aderire al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, assumendosi l'impegno a predisporre il PAESC, Piano di Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima, al fine di ridurre del 40%, entro il 2030, le emissioni di CO2 prodotte sul territorio dell’Unione rispetto all’anno 2010.

I Comuni hanno deciso di aderire in modo congiunto al Patto dei Sindaci, sviluppando un unico documento PAESC a livello di Unione, in modo da unire le forze. Tale scelta consente sia di sviluppare azioni congiunte che di definire interventi mirati per il singolo Comune, in modo da adeguare il Piano alle esigenze del territorio.

E’ attualmente in corso di definizione la prima parte del Piano d’Azione, relativa all’analisi di quali siano i settori maggiormente inquinanti. Sulla base di tale analisi sarà possibile definire l’obiettivo specifico per l’Unione da raggiungere entro il 2030 oltre che strategia e azioni concrete per raggiungere tale obiettivo.

 

 

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